Sabato 29 settembre 2018 a Palazzo Fantini in Tredozio (FC) si è svolta la rappresentazione storica del processo al prete romagnolo don Pietro Valgimigli detto don Stiflón, coevo di don Giovanni Verità, sodale dei briganti Passatore e Lazzarino e incallito dongiovanni, all'epoca arrestato, processato e condannato per traviata condotta sulla base di un procedimento indiziario in cui non ebbe la possibilità di difendersi perché già condannato dalla voce pubblica ed esiliato per sempre dalla sua terra natale.
QUI puoi vedere lo svolgimento e le risultanze del processo. Buona visione!
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Facinorosi Pontifici
Storie di briganti e manutengoli (per tacer del prete)
fra Legazioni e Granducato di Toscana
Una ricerca storica che fa il punto sul brigantaggio nelle Romagne e ne esamina i fatti da una prospettiva insolita scoprendo un personaggio finora sconosciuto.

Chi era don Pietro Valgimigli soprannominato don Stiflón? Un giovane prete di campagna di bell'aspetto, di buona cultura e di forte personalità, con un'attrazione fatale per il rischio, i denari e le donne concupite e sedotte dal suo temperamento. Una vita sopra le righe vissuta sui contrafforti appenninici della Romagna Toscana fino alla morte in luoghi inattesi.
Intorno a lui scorrono le gesta di soggetti temibili come il Passatore, Lisagna e Lazzarino, con la loro corte di manutengoli, che la burocrazia leopoldina classificava come facinorosi pontifici e che rappresentano, con la sua vicenda umana, il sale di questa avvincente storia.
La storia del brigantaggio e l'atmosfera di un'epoca in quella terra di confine che erano le Romagne e che si sviluppa nel Granducato di Toscana fino al Casentino, la Maremma e la Val di Chiana, analizzata da una prospettiva granducale con un punto di vista nuovo e originale alla luce di una gran mole di fonti inedite ritrovate negli archivi toscani.
Intorno a lui scorrono le gesta di soggetti temibili come il Passatore, Lisagna e Lazzarino, con la loro corte di manutengoli, che la burocrazia leopoldina classificava come facinorosi pontifici e che rappresentano, con la sua vicenda umana, il sale di questa avvincente storia.
La storia del brigantaggio e l'atmosfera di un'epoca in quella terra di confine che erano le Romagne e che si sviluppa nel Granducato di Toscana fino al Casentino, la Maremma e la Val di Chiana, analizzata da una prospettiva granducale con un punto di vista nuovo e originale alla luce di una gran mole di fonti inedite ritrovate negli archivi toscani.
Un libro di 542 pagine ricco di notizie storiche sul brigantaggio in Romagna e in Toscana con immagini, appendici, documenti inediti e un ricco apparato bibliografico. QUI le recensioni e le interviste riportate nei media locali
In vendita
- su ILMIOLIBRO dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,
- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
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Presentazione del libro al Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea -Palazzo Laderchi - Faenza
con il patrocinio del
Comitato della Romagna Toscana per la Promozione dei Valori Risorgimentali
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Presentazione del libro a Portico di Romagna e Rocca San Casciano
con i sindaci Luigi Toledo e Rosaria Tassinari, il giornalista Quinto Cappelli e l'autore
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