Presentazione libro PONTI DI PIETRA
nel chiostro dell'Abbazia di San Benedetto in Alpe
21 agosto 2023
Presentazione libro PONTI DI PIETRA
Portico di Romagna 4 agosto 2023
Presentazione libro PONTI DI PIETRA
Bocconi 8 agosto 2023
PONTI DI PIETRA
Storie perse (e ritrovate)
nell'antica Provincia Minore della Romagna fiorentina
Il libro è autoprodotto attraverso i relativi servizi AMAZON
e disponibile a questo LINK
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I ponti di pietra furono un segno di progresso nella Provincia della Romagna fiorentina istituita dai Medici nel 1386. Un baluardo naturale e politico a difesa del Granducato di Toscana.
Ma la viabilità in quei luoghi lontani da Firenze era precaria e di norma si poteva attraversare un corso d'acqua a guado o sopra pericolanti e infidi ponti di legno, incapaci di resistere a rovinose fiumane.
I nuovi ponti, più costosi da realizzare ma con minori spese di manutenzione, erano più solidi, sicuri e graditi alle comunità interessate.
Un impegno che coinvolse gonfalonieri e delegati comunali, ingegneri, agenti di strade e capimaestri. Fra questi ultimi si distinsero i Brenti, muratori lombardi che, stabilitisi in Romagna, costruirono diversi ponti in quei luoghi.
Ancor oggi possiamo ammirare alcune di queste opere d’ingegno; altre sono state stravolte, distrutte, dimenticate.
Storie nostre, ritrovate e condivise con voi perché non ne sia persa la memoria.
I recenti disastri naturali che hanno colpito la Romagna con morti, esondazioni e allagamenti, frane e smottamenti, ponti crollati e strade collassate, hanno mostrato la fragilità degli ambienti in cui viviamo e che dobbiamo rispettare per tutelarne la bellezza e la nostra sicurezza.
Riscopriamo l’attenzione e la cura che la Magistratura di Parte Guelfa, con i suoi Ufficiali dei fiumi, e le comunità locali dedicavano alla loro terra.
Ma la viabilità in quei luoghi lontani da Firenze era precaria e di norma si poteva attraversare un corso d'acqua a guado o sopra pericolanti e infidi ponti di legno, incapaci di resistere a rovinose fiumane.
I nuovi ponti, più costosi da realizzare ma con minori spese di manutenzione, erano più solidi, sicuri e graditi alle comunità interessate.
Un impegno che coinvolse gonfalonieri e delegati comunali, ingegneri, agenti di strade e capimaestri. Fra questi ultimi si distinsero i Brenti, muratori lombardi che, stabilitisi in Romagna, costruirono diversi ponti in quei luoghi.
Ancor oggi possiamo ammirare alcune di queste opere d’ingegno; altre sono state stravolte, distrutte, dimenticate.
Storie nostre, ritrovate e condivise con voi perché non ne sia persa la memoria.
I recenti disastri naturali che hanno colpito la Romagna con morti, esondazioni e allagamenti, frane e smottamenti, ponti crollati e strade collassate, hanno mostrato la fragilità degli ambienti in cui viviamo e che dobbiamo rispettare per tutelarne la bellezza e la nostra sicurezza.
Riscopriamo l’attenzione e la cura che la Magistratura di Parte Guelfa, con i suoi Ufficiali dei fiumi, e le comunità locali dedicavano alla loro terra.
Carta della Romagna granducale con le dogane, il distretto romagnolo e il contado fiorentino nei sec. XVI-XVII
è sempre disponibile il libro FACINOROSI PONTIFICI in vendita su:
Facinorosi Pontifici
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Processo
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![]() Chi era don Pietro Valgimigli soprannominato don Stiflón? Un giovane prete di campagna di bell'aspetto, di buona cultura e di forte personalità, con un'attrazione fatale per il rischio, i denari e le donne concupite e sedotte dal suo temperamento. Una vita sopra le righe vissuta sui contrafforti appenninici della Romagna Toscana fino alla morte in luoghi inattesi.
Intorno a lui scorrono le gesta di soggetti temibili come il Passatore, Lisagna e Lazzarino, con la loro corte di manutengoli, che la burocrazia leopoldina classificava come facinorosi pontifici e che rappresentano, con la sua vicenda umana, il sale di questa avvincente storia. La storia del brigantaggio e l'atmosfera di un'epoca in quella terra di confine che erano le Romagne e che si sviluppa nel Granducato di Toscana fino al Casentino, la Maremma e la Val di Chiana, analizzata da una prospettiva granducale con un punto di vista nuovo e originale alla luce di una gran mole di fonti inedite ritrovate negli archivi toscani. |
![]() Sabato 29 settembre 2018 a Palazzo Fantini in Tredozio (FC) si è svolta la rappresentazione storica del processo al prete romagnolo don Pietro Valgimigli detto don Stiflón, coevo di don Giovanni Verità, sodale dei briganti Passatore e Lazzarino e incallito dongiovanni, all'epoca arrestato, processato e condannato per traviata condotta sulla base di un procedimento indiziario in cui non ebbe la possibilità di difendersi perché già condannato dalla voce pubblica ed esiliato per sempre dalla sua terra natale.
QUI puoi vedere lo svolgimento e le risultanze del processo. Buona visione! FACINOROSI PONTIFICI Un libro di 452 pagine ricco di notizie storiche sul brigantaggio in Romagna e in Toscana con immagini, appendici, documenti inediti e un ricco apparato bibliografico. Una ricerca storica che fa il punto sul brigantaggio nelle Romagne e ne esamina i fatti da una prospettiva insolita scoprendo un personaggio finora sconosciuto. QUI le recensioni e le interviste riportate nei media locali |

1836: ECCO IL MURAGLIONE CHE UNISCE
LA NUOVA STRADA PROVINCIALE DI ROMAGNA
MOSTRA STORICA FOTOGRAFICA
Cronistoria della mostra itinerante a Dicomano,
Portico di Romagna, Terra del Sole, Rocca San Casciano
La puoi vedere QUI
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Cronistoria della mostra itinerante a Dicomano,
Portico di Romagna, Terra del Sole, Rocca San Casciano
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