Alla ricerca dei poderi perduti
Prosegue la ricerca e riscoperta dei poderi intorno a Portico di Romagna.
Quest'anno, insieme all'insostituibile guida di Bruno Amadori, grande esperto di questa campagna e del suo habitat, siamo partiti dal Podere della Chiesa e, passando per Valcieciole e Ardassa, abbiamo raggiunto il paretaio del Monte Orlando.
Quest'anno, insieme all'insostituibile guida di Bruno Amadori, grande esperto di questa campagna e del suo habitat, siamo partiti dal Podere della Chiesa e, passando per Valcieciole e Ardassa, abbiamo raggiunto il paretaio del Monte Orlando.
Podere della Chiesa
La Casetta
La fonte della Casetta sulla strada di Pianderale
Particolare della fonte
Bivio al cammino di sant'Antonio
Bruno Amadori col suo cane Pedro che mi hanno accompagnato e guidato in questa passeggiata
Bruno Amadori col suo cane Pedro che mi hanno accompagnato e guidato in questa passeggiata
Abbeveratoio per gli animali al pascolo
In basso a destra si intravede il rudere del podere Valcieciole
Particolare di Valcieciole
Altra veduta di Valcieciole
Soda di Cagnana
Si narra che Cagnana fosse un gran lavoratore. Per non perdere tempo a riposarsi troppo, quando si buttava nel giaciglio teneva appesa in mano una scarpa. Quando questa cadeva si alzava per tornare a lavorare subito. La storia mi è stata riferita da Mauro Bonaccorsi, profondo conoscitore del luogo, che l'ha saputa da suo babbo, che l'ha saputa sa suo nonno.
Si narra che Cagnana fosse un gran lavoratore. Per non perdere tempo a riposarsi troppo, quando si buttava nel giaciglio teneva appesa in mano una scarpa. Quando questa cadeva si alzava per tornare a lavorare subito. La storia mi è stata riferita da Mauro Bonaccorsi, profondo conoscitore del luogo, che l'ha saputa da suo babbo, che l'ha saputa sa suo nonno.
Gruppi di cinghiali all'abbeverata, fondamentale per la loro sopravvivenza in questo periodo di grande siccità, fuggono dopo averci sentiti e visti
Campi di Ardassa.
Nel macchietto centrale a destra c'è il rudere del podere
Nel macchietto centrale a destra c'è il rudere del podere
Fonte di Ardassa, detta anche insoglio dei cinghiali che, nel linguaggio venatorio, è il luogo fangoso e acquitrinoso dove il cinghiale si reca a grufolare e a rotolarsi per levarsi i parassiti di dosso.
Dopo l'insoglio, i cinghiali vanno su questo tronco a farsi le unghie e arrotare i denti
Altra fonte di Ardassa
Verso Ardassa
Ciò che resta del podere Ardassa
Altra veduta di Ardassa
Il campo di Piancalboli visto da Ardassa
Varie vedute del paretaio delle Tre Vie
Panorama sulla S.S. 67
In basso, da sinistra verso destra, si vedono i poderi Spunga, Riforma, Stagni di sotto, Stagni, Castagnoli, Piamese e Cannetole (in alto a destra)
In basso, da sinistra verso destra, si vedono i poderi Spunga, Riforma, Stagni di sotto, Stagni, Castagnoli, Piamese e Cannetole (in alto a destra)
Paretaio di Monte Orlando
Altra vista del paretaio di Monte Orlando
Esca di Monte Orlando
Nei tempi passati, fino ala seconda metà del Novecento, i contadini e i paesani raccoglievano l'esca, cioè le bacche di ginepro, che vendevano a un buon prezzo integrando così le magre entrate familiari. La tecnica di raccolta consisteva nello sbattere con un bastone il ramo di ginepro sopra un cesto di vimini dove cadeva e si raccoglieva l'esca.
QUI una testimonianza di persone che hanno fatto quella raccolta
Pedro cerca il tartufo ...
... lo annusa ...
... lo trova ...
... lo dà al padrone ...
... che lo ricompensa ...