Portico di Romagna
Passeggiata strada interpoderale Montanara e Monte Busca
Per chi decidesse di passare da queste parti per godersi qualche giornata all'insegna di un eco-turismo lento per conoscere il territorio, la cultura e le persone che lo vivono, suggerisco una camminata tonificante fra natura, spirito e storia.
Un itinerario di poco più di undici chilometri che si compie in circa due ore ore.
Le foto riportano commenti e indicatori di riferimento e il percorso è tracciato su Google Maps.
Buona passeggiata!
Un itinerario di poco più di undici chilometri che si compie in circa due ore ore.
Le foto riportano commenti e indicatori di riferimento e il percorso è tracciato su Google Maps.
Buona passeggiata!
Partenza da casa alle 7.23 per portarsi al piazzale del cimitero sovrastato dai Maioli, casa colonica costruita intorno a una torretta che, insieme ad altre tre, faceva parte dell'antico sistema difensivo del paese. Queste torrette (ne vedremo altre due nel nostro cammino) furono poi convertite in torrette da vigna e utilizzate per l'allevamento dei rondoni.
Per la lettura e la comprensione dei luoghi è importante tenere presente che qui siamo nella Romagna Toscana che faceva parte del Granducato (lo Stato di Sopra) con usi e costumi diversi dalla Romagna Pontificia (lo Stato di Sotto). L'appoderamento ne è una caratteristica e i toponimi che citeremo hanno il loro riscontro nel Catasto Toscano, consultabile presso l'Archivio di Stato di Firenze e, in copia, in quello di Forlì.
Per la lettura e la comprensione dei luoghi è importante tenere presente che qui siamo nella Romagna Toscana che faceva parte del Granducato (lo Stato di Sopra) con usi e costumi diversi dalla Romagna Pontificia (lo Stato di Sotto). L'appoderamento ne è una caratteristica e i toponimi che citeremo hanno il loro riscontro nel Catasto Toscano, consultabile presso l'Archivio di Stato di Firenze e, in copia, in quello di Forlì.
San Rocco. Podere che prende il nome da un oratorio dedicato a San Rocco che si trova poco più sotto nella Statale 67.
Vicino all'oratorio c'è l'omonimo chiosco dove si può gustare il tortello sulla lastra: una specialità gastronomica locale.
Vicino all'oratorio c'è l'omonimo chiosco dove si può gustare il tortello sulla lastra: una specialità gastronomica locale.
Ca' Picella
Veduta di Portico da Ca' Picella
Villanova
Villa Vecchia
Veduta da Villa Vecchia. In basso le Spinose.
Veduta da Villa Vecchia: Veteggio di Sopra
Montaneretta
Bivio dei Laghi (km 3,200). Sullo sfondo, in alto, la chiesa di Cannetole.
La freccia verde indica il Cammino di Assisi: un pellegrinaggio basato sulla riscoperta di una dimensione spirituale sulle tracce di San Francesco e Sant'Antonio. Il percorso è lungo circa 300 km e qui potete vedere tutte le informazioni relative a questa seconda tappa che va da Marzanella a Premilcuore.
Ma lasciamo i pellegrini al loro cammino e proseguiamo per la Montanara.
La freccia verde indica il Cammino di Assisi: un pellegrinaggio basato sulla riscoperta di una dimensione spirituale sulle tracce di San Francesco e Sant'Antonio. Il percorso è lungo circa 300 km e qui potete vedere tutte le informazioni relative a questa seconda tappa che va da Marzanella a Premilcuore.
Ma lasciamo i pellegrini al loro cammino e proseguiamo per la Montanara.
Agriturismo La Montanara
Bivio di Querciolano (km 3,800). Sullo sfondo l'omonimo podere vicino al quale c'è la vecchia chiesa ormai in pessime condizioni.
In epoca granducale (1840), la cura di San Giuliano in Querciolano contava 65 anime.
In epoca granducale (1840), la cura di San Giuliano in Querciolano contava 65 anime.
Ca' Frate
Maiolano
Lungo il cammino, specialmente in questo periodo, si incontrano molti pellegrini italiani e stranieri con cui è piacevole fermarsi a fare quattro chiacchiere.
Bivio del Monte Busca (km 5)
In basso si può vedere la freccia verde che indica il Cammino di Assisi.
Qui siamo al culmine della nostra salita e da ora in poi il cammino è tutto in discesa.
In basso si può vedere la freccia verde che indica il Cammino di Assisi.
Qui siamo al culmine della nostra salita e da ora in poi il cammino è tutto in discesa.
Volendo, dal bivio si può fare una digressione a destra di circa un chilometro e salire in località Ca' Forte per ammirare il più piccolo vulcano d'Italia (m 659 s.l.m.), emanazioni gassose che bruciano al contatto con l'aria dando vita ad uno spettacolo unico.
Qui, nella foto, un'immagine invernale del vulcano; sullo sfondo il paese di Portico.
In epoca fascista, durante il periodo delle sanzioni, fu realizzato un impianto per il suo sfruttamento, poi caduto in disuso, inaugurato dallo stesso Mussolini.
Il fenomeno era conosciuto nell'antichità e, nel 1588, Leandro Alberti scriveva:
"Poscia da Portico un miglio discosto vedesi un luogo da gli habitatori del paese dimandato Inferno, ov'è la terra negra et ponderosa, nella quale vi è un buco largo da piedi 4 ov'esce una fiamma di fuoco, essendo accesa la terra con un solferino acceso et abbrucia ancora le legna verdi postevi et s'estingue con panni di lana gettativi sopra. Et quivi vicino ritrovasi assai medaglie d'oro argento e di metallo".
Qui, nella foto, un'immagine invernale del vulcano; sullo sfondo il paese di Portico.
In epoca fascista, durante il periodo delle sanzioni, fu realizzato un impianto per il suo sfruttamento, poi caduto in disuso, inaugurato dallo stesso Mussolini.
Il fenomeno era conosciuto nell'antichità e, nel 1588, Leandro Alberti scriveva:
"Poscia da Portico un miglio discosto vedesi un luogo da gli habitatori del paese dimandato Inferno, ov'è la terra negra et ponderosa, nella quale vi è un buco largo da piedi 4 ov'esce una fiamma di fuoco, essendo accesa la terra con un solferino acceso et abbrucia ancora le legna verdi postevi et s'estingue con panni di lana gettativi sopra. Et quivi vicino ritrovasi assai medaglie d'oro argento e di metallo".
Ritorniamo alla nostra passeggiata e godiamoci il panorama. Da sinistra a destra i seguenti insediamenti: Ca Fernandina, Ca Lappone. Solare di Sotto, Montalto, Case di Sotto.
Sono tutti poderi eccetto Montalto, storico insediamento padronale risalente al VX secolo.
Sono tutti poderi eccetto Montalto, storico insediamento padronale risalente al VX secolo.
Ca' Fernandina
Ciclisti che attraversano il ponte, vicino a Ca' Fernadina, che segna il confine (km 5,500) fra i comuni di Tredozio e Portico e San Benedetto.
Azienda agricola Laghi
Dal confine comunale si prosegue oltrepassando le intersezioni ai poderi Calabria e Calcinaia fino a giungere al bivio della strada che porta a Cannetole, sulla quale si trova Pescaia, il podere visibile dal nostro percorso.
Veduta di Cannetole da sotto Calcinaia.
In epoca granducale (1840), la cura di Sant'Eustachio in Cannetole contava 136 anime.
Sia questa parrocchia che quella di Querciolano erano sotto la giurisdizione del Piviere di San Valentino in Tredozio.
In epoca granducale (1840), la cura di Sant'Eustachio in Cannetole contava 136 anime.
Sia questa parrocchia che quella di Querciolano erano sotto la giurisdizione del Piviere di San Valentino in Tredozio.
Tabernacolo (km 7,700)
Montegretto
Panorama da Montegretto. Da sinistra a destra: Laghi, Fondi e Mirasole, gli ultimi due poco visibili perché nascosti dagli alberi.
Da sinistra a destra: Canova e Casone. Dietro la Canova si vede Mirasole.
Proseguendo da Montegretto si raggiunge il bivio dell'Eremo (km 8,550). Qui si può ammirare un bel panorama del paese.
Poco più avanti ritroviamo una seconda torretta (sullo sfondo ne è visibile una terza).
Raggiunto il bivio in cui la strada del Monte Busca si innesta nella Statale 67, sulla destra troviamo la Madonnina (km 9.100).
E' una riproduzione della grotta della Madonna di Lourdes posta come ex-voto dai Portichesi per ricordare il punto dove si fermò lo sfollamento durante la seconda guerra mondiale. Si ricorda che il questa zona passava la Linea Gotica: il sistema difensivo realizzato dai tedeschi per cercare di rallentare l'avanzata dell'esercito alleato.
E' una riproduzione della grotta della Madonna di Lourdes posta come ex-voto dai Portichesi per ricordare il punto dove si fermò lo sfollamento durante la seconda guerra mondiale. Si ricorda che il questa zona passava la Linea Gotica: il sistema difensivo realizzato dai tedeschi per cercare di rallentare l'avanzata dell'esercito alleato.
Panorama di Portico di Romagna. in primo piano, sulla destra, Valgiola.
Giardini pubblici. Il posto, in passato era utilizzato come mercato del bestiame durante le fiere e i vecchi del paese continuano a chiamarlo il Mercato.
E Pilon, antico lavatoio pubblico (km 10,200). Si trova subito prima del ponte sul fosso dell'Olmo, oltrepassato il quale si ritorna al piazzale del cimitero dove finisce la nostra passeggiata.
Mappa della passeggiata