Piero Farolfi - Immagini e parole
  • Home
    • Profilo
    • Archivio News
  • Blog
  • Portfolio
    • España >
      • Andalucía >
        • Andalucía
        • Sevilla
        • Córdoba
        • Granada
      • Castilla-La Mancha >
        • Toledo
        • Molinos de Viento de Consuegra
        • Molinos de Viento de Campo de Criptana
        • Ruta del Quijote - Puerto Lápice
      • Castilla y León >
        • Ávila
        • Segovia
      • Madrid
    • Natura >
      • Macrocosmo
      • Microcosmo
      • Fiori
      • Alberi (in bianco e nero)
    • Appennini
    • Valli di Comacchio
    • Toscana >
      • Terra di Toscana
      • Autunno in Chianti
      • Tramonto in laguna
    • Firenze >
      • Mostra "Human" di Antony Gormley
      • Museo novecento
      • Immagini in movimento su Firenze
      • Mondiali di ciclismo 2013
      • Firenze a colori
      • Firenze in bianco e nero
      • FI confidential
      • Corri la vita 2010
      • Ruralia 2010
      • Nevicata a Firenze
      • Riflessi fiorentini >
        • Riflessi fiorentini - Slideshow
        • Riflessi fiorentini - Immagini
      • Parchi e giardini >
        • Parchi fiorentini
        • Giardino dell'iris
        • Giardino delle rose
        • Giardino giapponese
        • Giardino dei semplici
      • Heidelberger Weihnachtsmarkt
    • Persone
    • Musica
    • Antologia >
      • Natura morta
      • Fantasy
      • CutOut
      • Cartelli scritte e graffiti
      • Insiemi
  • Segnali di fumo
    • ARTE : tecniche pittoriche e disegni >
      • Riflessi fiorentini
      • Faggeta in autunno
      • Paesaggio
      • Natura morta
      • Nudo
      • Disegno dal vero e studi
    • Il contastorie >
      • W Bartali
      • Ratha Yatra, il festival del carro
      • Firenze a 180 gradi
      • Omaggio a Mina e Battisti
      • Quartetto Uscita Firenze Sud
      • Duo dinamico
      • Le avventure di Rudmund: scoiattolo sale e pepe
    • In punta di penna >
      • L'anniversario
      • Acqua mirabile fiorentina
      • Firenze si racconta
      • La grande neve dell'85
      • Un ritratto a Pitti
      • Una ricetta per l'Italia
      • Il caffè dell'alpino
      • La merenda di don Clemente
      • La telefonata
      • Marmellata a colazione
      • La partita a carte
      • Spoon River
      • Amarcord
      • Pier Luigi, staccato
    • Romagna >
      • Nuova Strada di Romagna (1782-1836)
      • Processo a don Pietro Valgimigli detto don Stiflòn >
        • Processo a don Pietro Valgimigli detto don Stiflón - Immagini
        • Processo a don PIetro Valgimigli detto don Stiflón - Video
        • Processo a don Pietro Valgimigli detto don Stiflón - Programma di sala
        • Processo a don Pietro Valgimigli detto don Stiflón - Sentenza
      • Storie di briganti e manutengoli >
        • Facinorosi Pontifici: immagini
        • Facinorosi Pontifici: Prefazione
        • Facinorosi Pontifici: Indice
      • Portico di Romagna >
        • Alla ricerca di poderi perduti
        • Passeggiata a Ca' Morelli e dintorni
        • Passeggiata dai Tirli alla Bocca delle Fate
        • Passeggiata strada Montanara e Monte Busca
        • PasseggIata strada Tirli e Castellina
        • Il Telescopio
        • I mitici anni ... anta!
        • Pieve di S. Maria in Girone
        • Sagra dei frutti del sottobosco
        • Qui-Altrove
        • Il paese dei presepi
        • Un paese a 180 gradi
        • La banda
        • Monumento ai caduti
        • Gente di paese
        • Come eravamo >
          • Carnevale portichese
          • Celebrazioni dantesche
          • Festa dell'Unità
      • Un paese e dintorni: fotostorie quotidiane >
        • le parole >
          • i due volti del borgo
          • una proposta attuale
          • fotostorie quotidiane
        • le foto >
          • il paese
          • le stagioni
          • la gente
          • i dintorni
        • il film >
          • un paese e dintorni: fotostorie quotidiane-il film
      • Portico di Romagna e l'Alta Valle del Montone >
        • Portico di Romagna: notizie storiche (I)
        • Portico di Romagna: notizie storiche (II)
        • Portico di Romagna: immagini di ieri e di oggi
        • San Benedetto in Alpe
        • Bocconi
        • Rocca San Casciano
        • Conclusione e bibliografia
      • Antico villaggio di Bastia
      • Festa alla Bastia di Bocconi
      • Acquacheta
      • Linea gotica
    • Citazioni
  • Clase de español
    • Hola, ¿Qué tal?
    • Clases >
      • Curso A1 invernal >
        • Historias >
          • Mi pueblo
          • Los de correos
          • Una comida increíble
          • La bicicleta de Marco
          • El loco del gran cañón
        • Recuerdos >
          • de Annamaria
          • de Francoise
          • de Fabrizio
          • de Marco
          • de Piero
        • Fotos
      • Curso A2 primaveral >
        • Gramática
        • Un día cualquiera >
          • de Silvana
          • de Piero
        • Historias de Piero
        • Las canciones de Reyes
        • Fotos >
          • Cumpleaños de Leticia y Silvia
          • Fiesta de fin de curso
      • Curso B1X primaveral >
        • Clase Nivel B1X
      • Curso B1Y otoñal >
        • Gramática
        • La comida en el cine español
        • Seminario "Hip Hop en español"
        • Fotos >
          • Clase Nivel B1Y
          • Clase: "El condicional"
    • Gramática
    • Cuentos a mi manera >
      • Introducción
      • La partida de naipes
      • Amarcord (Me acuerdo)
      • El café del cazador alpino
      • Florencia de presenta
      • Pier Luigi, separado
      • Mermelada de desayuno
      • Spoon River
      • El telefonazo
      • Recetas >
        • Buñuelos florentinos
        • Paella Valenciana
        • Sangría
        • Gazpacho andaluz
        • Tarta de zanahorias y almendras
        • Tarta de fruta con yogurt
        • Tarta florentina
        • Tarta de manzanas y vainilla
        • Tarta de chocolate
      • Nevada en Florencia
    • España a mi manera >
      • Fotos de España
      • Videos de España
    • Antología >
      • Florencia - Catedral de Santa Maria del Fiore
      • Galicia "tierra mágica"
      • Agustín García Calvo
      • El duende del flamenco
      • Hip Hop en español
  • Guestbook
  • Contatti

Festa patronale  di San Lorenzo alla Bastia - Bocconi (FC)

5/9/2017

0 Comments

 
Foto
Ogni anno molti Bocconesi risalgono a piedi il sentiero che conduce alla Bastia dove sorgeva l'antica chiesa di San Lorenzo Martire per onorare il Patrono, per ricordare i defunti che riposano nella chiesina e per rinnovare l'antico rito delle "rogazioni" dall'Oratorio della Bastia alla Croce del Castellaccio.
Qui puoi vedere le foto della festa

0 Comments

Pillole criminali: chi era don Pietro Valgimigli detto don Stiffelone?

30/8/2016

1 Comment

 
Foto
Giovanni Segantini: A messa prima

​Che tipo era don Pietro? Un giovane prete di campagna di bell'aspetto, di buona cultura e di forte personalità, con un'attrazione fatale per il rischio, i denari e le donne concupite e sedotte dal suo temperamento. Una vita vissuta sopra le righe sui contrafforti appenninici della Romagna Toscana complice di briganti come il Passatore, Lisagna e Lazzarino.
Non abbiamo trovato suoi ritratti, comunque, le poche informazioni raccolte possono essere sufficienti a darcene un'idea sommaria, ma rappresentativa.
- «Noi lo chiamavamo di soprannome Stiffelone» disse Lazzarino in uno dei suoi interrogatori.
A Forlimpopoli l'Artusi lo riconobbe «dai connotati, dal volto raso, dai lineamenti non rozzi e dal tutto insieme».
Alle feste da ballo si travestiva da donna senza togliersi la maschera dal viso, ma i presenti lo riconoscevano «alla figura della persona, alla statura, e alla sveltezza» e Guido Tassinari, becchino di Tredozio, diceva che aveva «una gamba come una lepre».
Il delegato di governo di S. Croce quando lo interrogò nel carcere delle Murate a Firenze annotò solo l'età e gli anni di sacerdozio definendolo «come soggetto temibile, per la fierezza del suo carattere, e reputato [...] capace di qualunque vendetta».
In generale, più che descriverlo fisicamente, erano gli attributi caratteriali a rappresentarlo: tristo, scaltro, fiero, violento, risentito, vendicativo, imbroglione, immorale, scandaloso, bestemmiatore, eretico, magnetizzatore, pericoloso, feroce, sanguinario.
E, certo, doveva essere una somma di qualità che faceva cadere le donne ai suoi piedi al punto che una di queste, Anna Ghetti, gli scriveva: «Addio Pietro ama chi ti adora, ti è fedele e sarà sempre tua a costo della vita».
 

In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
​
1 Comment

"Facinorosi Pontifici" - Recensioni

26/5/2016

1 Comment

 
Immagine
Mi fa piacere condividere le recensioni della mia ricerca storica che fa il punto sul brigantaggio nelle Romagne visto dall'inedita prospettiva di un protagonista, don Pietro Valgimigli, parroco di San Valentino sopra Tredozio in quella terra di confine che era la Romagna Toscana, la cui storia si intreccia con le vicende criminali del Passatore, di Lisagna e di Lazzarino. Una storia appassionante e coinvolgente che parla delle nostre radici e delle nostre terre con tante informazioni sulle vicende del nostro territorio.
Ne hanno parlato con interesse e simpatia i media locali.
Una ricerca "originale, affascinante, un grande contributo al fenomeno del brigantaggio non solo in Romagna, ma anche in Italia, e sarà di sicuro materiale molto attraente per un grande film sulle 'tre esse' (sangue, soldi, sesso). Un libro che farà rumore." Quinto Cappelli, Il Resto del Carlino
"Da accanito cultore della storia locale, Farolfi ha raccontato il brigantaggio da una 'prospettiva' toscana scavando a fondo proprio negli archivi toscani solitamente poco battuti per quanto riguarda le ricerche sul Passatore e compari. E la mole di documentazione sotterrata parla da sé nelle 450 densissime pagine di un volume che vanta anche notevoli appendici e racconta il brigantaggio con un particolare focus su una terra di confine come la Romagna Toscana e con un protagonista - che fa da filo conduttore - come don Pietro Valgimigli, parroco di San Valentino fra Tredozio e Modigliana, che coi briganti ebbe più qualche cosa da spartire." Federico Savini, Settesere
"Grazie allo studio approfondito sulla figura di don Stiffelone Pier Luigi Farolfi fa della sua storia il fil rouge per capire personaggi, fatti e situazioni, trattando le gesta della banda del Passatore dall'inconsueto punto di vista del curato di campagna. Un lavoro reso ancor più completo dalle appendici di approfondimento e da una selezione di immagini e documenti." Manuela Cavina, In piazza
"Don Valgimigli, il Passatore e i 'Facinorosi pontifici': una ricerca storica sul brigantaggio nelle Romagne e nella Toscana dell'800 durante gli anni della seconda Restaurazione rivisto alla luce di numerosi documenti inediti ritrovati negli archivi toscani." Corriere di Romagna
La Romagna siamo noi, la trasmissione su Canale 11 condotta da Pier Giuseppe Bertaccini, il mitico Sgabanaza, ha intervistato l'autore sottolineando come un lettore qualificato e appassionato cultore di storia locale, il prof. Alberto Manni, leggendolo "si è divertito un sacco perché ha proprio ritrovato e scoperto tante belle cose delle proprie radici e del proprio tempo".
​

​​In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
1 Comment

Pillole criminali: cattura e morte di Lazzarino

27/4/2016

0 Comments

 
Immagine
   La neve cadeva fitta a grossi fiocchi quando nel biancore indistinto della notte Lazzarino e Pasottino, bussarono al podere della Casella nei pressi di Poggio alla Lastra. Michele Leoni detto il Fornaciaio si affacciò, passò il lucignolo acceso davanti a quei visi stravolti dal freddo e li fece entrare. Era la mezzanotte del 4 gennaio 1857.
   Ma le chiacchiere che il contadino nascondesse i briganti si sparsero subito a Bagno e S. Sofia e giunsero all'orecchio della polizia granducale. Una pattuglia di gendarmi e soldati toscani coadiuvata da una quindicina di uomini della gendarmeria pontificia del vicino paese di Mortano guidati da un informatore del luogo mosse alla volta del podere dove giunse alle sei della mattina del 9 gennaio.
   Le condizioni climatiche erano proibitive e il tenente Giannini, circondato il casolare, decise di non aspettare e bussò alla porta. Il contadino cercò di tergiversare per guadagnare tempo, ma i banditi, ormai scoperti, tentarono la fuga. Nello scontro a fuoco che ne seguì rimasero uccisi Pasottino e il brigadiere pontificio Tanesini, mentre Lazzarino riuscì a fuggire fino «all'Alpigella sul confine del Popolo di Spescia».    Tre colonne si posero al suo inseguimento e quella comandata dal caporale Pagni raggiunse il podere e la mattina dell'11. Il brigante tentò un'ultima disperata fuga, ma la neve era altissima e fu subito raggiunto e arrestato.
   Il prigioniero fu scortato al quartiere della gendarmeria di S. Sofia e da qui trasferito a Rocca in una vettura per le sue pessime condizioni fisiche e per sottrarlo alla vista dei molti curiosi presenti lungo il tragitto.
   Il sottoprefetto ordinò di guardarlo a vista preoccupato che qualcuno, temendo per le sue rivelazioni, tentasse di farlo evadere o addirittura di eliminarlo.
Le autorità pontificie chiesero la sua estradizione perché era pur sempre un suddito del Papa e la maggior parte dei reati li aveva commessi nelle Legazioni. Anche il governo granducale non vedeva l’ora di levarselo di torno  e, dopo averlo interrogato in merito ai delitti commessi in territorio toscano, la mattina del 13 febbraio lo fece scortare fino al confine della Rovere consegnandolo ai pontifici che lo tradussero direttamente a Bologna.
   Lazzarino fu fucilato insieme al brigante Cunino all'alba del 8 maggio 1857 a Bologna sul terrapieno interno delle mura fra Porta S. Felice e quella di S. Isaia.
 
​
In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.

0 Comments

Pillole criminali: esecuzione di Lisagna e del Calabrese

10/3/2016

1 Comment

 
Immagine
​Il sottoprefetto di Rocca si accordò con don Pietro Valgimigli detto don Stiffelone per catturare i briganti vivi o morti. Ma prenderli vivi era un affaraccio perché «gli assassini sospettando di lui stavano in guardia» e non frequentavano più S. Valentino. A rafforzare i sospetti ci si mise anche il Calabrese che una mattina, ai primi di luglio, tutto imbestialito raccontò «di aver sognato un prete che lo ammazzava per cui tanto esso che Lisagna non avevano più voluto dormire in casa, ma prendevano una coperta e se ne andavano fuori». Segno premonitore il suo! Il garzone Savino lo incontrò e gli disse «che l’Arciprete si lamentava di loro perché non ci andavano più». E i due ripresero a frequentare la canonica.
Finalmente l’occasione si presentò. I briganti erano a Pistoglio da una settimana, quando don Pietro mandò il garzone Vincenzo a chiamare il Calabrese e Lisagna perché voleva vederli. I due partirono la mattina del 7 luglio dicendo all’Afflitti e a Cesarino di aspettarli lì fino al loro ritorno.

Il viaggio si copriva normalmente con poche ore di cammino, ma, o che se la prendessero con calma o, come è più probabile, nutrissero forti sospetti sulle sue intenzioni, fatto sta che giunsero a S. Valentino il pomeriggio del giorno dopo. Don Pietro li invitò a cena con la scusa che a pancia piena si ragionava meglio e dette inizio all’attuazione del piano che aveva architettato. Mise le serve ai fornelli e mandò Giacomino in cantina a prendere il vino drogato con l'oppio fornito dal fratello farmacista. Poi si misero a tavola. Lisagna bevve parecchio vino, il Calabrese l’assaggiò appena. Don Pietro conoscendo la loro grande passione per la caccia, fra un boccone e l’altro, propose di andare al capanno «a tirare ai merli i quali beccavano l’uva nella Vigna». Il Calabrese accettò. Ma poi, i due «o che fossero entrati in timore, o che, quella notte non vollero dormire in Canonica» e ricomparvero all’alba.
Il Calabrese chiamò l’arciprete che prese le schioppe e insieme s'inoltrarono nel sentiero che portava alla vigna. Lisagna, invece, che la sera prima aveva bevuto molto e accusava ancora gli effetti del vino oppiato, «sentendosi poco bene era andato invece a letto, ma vestito». Arrivati al capanno don Stiffelone, con fare indifferente, «aveva buttato in terra la borsetta dei pallini e chiesto al Calabrese che gliela raccattasse». Mentre quello si chinò per raccoglierla, don Pietro gli puntò il fucile alla nuca e tirò «una fucilata carica a pallini e a palla morendo sul colpo». Tornò di corsa in canonica dove chiese a Giacomino se aveva ammazzato il suo:
- «Il mio l’ho fatto, il tuo l’hai fatto?»
Quello rispose di no, ma che Lisagna era sempre a letto. Mandò la Lucia in camera a controllare. La serva tornò e disse che dormiva, allora ordinò di ammazzarlo. Siccome quello non se al sentiva lo portò innanzi alla camera, ma appena aperto l’uscio al giovane cominciò a tremare il fucile. Allora il prete lo spinse da parte e tirò a Lisagna una fucilata colpendolo verso la bocca; a Giacomino dalla gran paura che ebbe gli scattò il fucile e prese il bandito in una coscia.
Don Pietro ripulì i cadaveri dei denari e gioielli, infuriandosi perché credeva che ne avessero di più e si prese anche una bella schioppa sostituendola con un vecchio fucilaccio. Fece cucire alle donne «due sacchi di ghinea» per metterci dentro i cadaveri, poi ordinò a Giacomo e Vincenzo di caricarli sulla cavalla del cappellano e di portarli alla tesa del monte della Chioda prospiciente il podere delle Muricce.
La mattina del 10 luglio, dietro segnalazione anonima, una colonna di gendarmi e soldati giunse sul posto. I cadaveri furono adagiati su una treggia tirata da un paio di buoi e trasportati a Rocca dove rimasero esposti per molte ore nella cappella mortuaria del cimitero nella speranza che fossero riconosciuti fra i tanti accorsi a vederli, «ma questa diligenza non portò a verun risultato». Poi, a seguito della ricognizione legale, furono identificati «da persone all'uopo inviate da Forlì, e da Faenza» e il sottoprefetto comunicò trionfalmente a Firenze «la gioia universale per la morte di Lisagna e del Calabrese»

Per molto tempo si parlò dei morti ammazzati «alla Tesa della Villa sul monte delle Muricce». Chi diceva che li aveva uccisi il parroco di S. Valentino per prendersi i quattrini che gli avevano dato in deposito e chi invece che aveva avuto l’ordine dal tribunale «o di farli chiappare o d’ammazzarli, ma i più dicevano che prima aveva tirato a fare il suo interesse, e poi aveva preso l’ordine per ammazzarli».
 
​In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
1 Comment

San Valentino, terra di ribelli e di briganti

9/2/2016

0 Comments

 
Immagine
Immagine
La pieve di San Valentino è posta su uno sprone dell'Appennino tosco-romagnolo nella Romagna toscana, a cavallo fra i comuni di Modigliana e Tredozio. Per la sua posizione dominante è sempre stata coinvolta in fenomeni di brigantaggio e di ribellismo: in epoca napoleonica nascose il brigante Giovanni Montanari detto Buriga, sotto il Granducato di Toscana ricettò le bande del Passatore, di Lisagna e Lazzarino e nella seconda guerra mondiale ospitò il partigiano Silvio Corbari.
Secondo il Repetti, autore del Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, le sue origini risalgono addirittura all’anno 562 e nel 1841 esercitava la sua giurisdizione spirituale su quattordici parrocchie comprendendo anche quelle di S. Michele in Tredozio, S. Benedetto in Alpe, S. Maria in Carpine, S. Eustachio in Cannetole, S. Giuliano in Querciolano, S. Maria in Castello, S. Biagio in Sarturano, S. Giorgio in Rosata, S. Lorenzo in Scarzana, S. Maria in Ottignana, S. Cesario in Cesata, S. Martino in Collina, S. Andrea in Pereta.
All'epoca del Passatore era considerata una buona cura e le entrate del parroco don Pietro Valgimigli detto don Stiffelone, manutengolo dei briganti, comprendevano la rendita di due poderi e alcune «terre spezzate», «le regalie dei capponi dovute per il S. Natale», «le ova, che sogliono corrispondersi dai coloni per le feste pasquali» e «gli incerti di stola bianca e nera».
​

​In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
0 Comments

Facinorosi Pontifici: il video

8/1/2016

0 Comments

 
Chi era don Pietro Valgimigli soprannominato don Stiffelone? Un giovane prete di campagna di bell'aspetto, di buona cultura e di forte personalità, con un'attrazione fatale per il rischio, i denari e le donne concupite e sedotte dal suo temperamento. Una vita sopra le righe vissuta sui contrafforti appenninici della Romagna Toscana fino alla morte in luoghi inattesi.
 
Intorno a lui scorrono le gesta di soggetti temibili come il Passatore, Lisagna e Lazzarino, con la loro corte di manutengoli, che la burocrazia leopoldina classificava come facinorosi pontifici e che rappresentano, con la sua vicenda umana, il sale di questa avvincente storia.
 
La storia del brigantaggio e l'atmosfera di un'epoca in quella terra di confine che erano le Romagne e che si sviluppa nel Granducato di Toscana fino al Casentino, la Maremma e la Val di Chiana, analizzata da una prospettiva granducale con un punto di vista nuovo e originale alla luce di una gran mole di fonti inedite ritrovate negli archivi toscani.


​In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
0 Comments

Facinorosi Pontifici: storie di preti e di briganti nelle Romagne

6/12/2015

0 Comments

 
Picture
Picture
Finalmente è uscito il libro che fa il punto sul brigantaggio in quella terra di confine che era la Romagna toscana fra Legazioni e Granducato di Toscana alla luce dei tanti documenti inediti ritrovati negli archivi toscani.
Un nuovo personaggio, fino a oggi poco conosciuto e studiato, si inserisce prepotentemente in queste vicende di violenza, sesso e soldi: don Pietro Valgimigli detto don Stiffelone.


​In vendita
- su ILMIOLIBRO 
dove puoi leggere in anteprima i primi due capitoli, su eBay e su AMAZON,

- e in formato ebook anche su IBS, MONDADORI, FELTRINELLI e in tutti i principali ebook store.
0 Comments

    Author

    Piero Farolfi

    Picture

    Archives

    November 2019
    September 2017
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    September 2015
    July 2015
    June 2015
    May 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    August 2014
    July 2014
    June 2014
    May 2014
    April 2014
    March 2014
    February 2014
    January 2014
    December 2013
    November 2013
    October 2013
    September 2013
    August 2013
    July 2013
    June 2013
    May 2013
    April 2013
    March 2013
    January 2013
    December 2012
    November 2012
    October 2012
    September 2012
    August 2012
    July 2012
    June 2012
    May 2012
    April 2012
    March 2012
    February 2012

    Categories

    All
    Acquerello
    Animali
    Antony Gormley
    Appennini
    Appennino Tosco Romagnolo
    Appennino Tosco-romagnolo
    Arte
    Bianco E Nero
    Bocconi
    Brigantaggio
    Briganti
    Chianti
    Cucina
    Disegno
    Emilia Romagna
    Emilia-romagna
    Facinorosi Pontifici
    Firenze
    Hare Krisna
    Insiemi
    Installazione
    Lazzarino
    Manipolazioni Creative
    Modigliana
    Musica
    Natura
    Passatore
    Pier Luigi Farolfi
    Pietro Valgimigli
    Portico Di Romagna
    Portico E San Benedetto
    Portico E S. Benedetto
    Ricetta
    Riflessi
    Rocca S. Casciano
    Romagna
    Romagna Toscana
    San Valentino
    Scatti Analogici
    Scultura
    Spagna
    Sport
    Stefano Pelloni
    Toscana
    Tredozio
    Valgimigli
    Video

    RSS Feed

Copyright © 2022 All Rights Reserved - Pier Luigi Farolfi - Firenze - Italy