Un ragno ha fatto una tela nella finestra sulla terrazza di casa mia. Il primo istinto è stato di prendere la scopa per levarla, poi, osservandola da vicino, sono rimasto stupito per la bellezza della sua trama e ho deciso di lasciarla: è una grande opera d'arte. Rimarrà fin quando l'artista deciderà di restarci.
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Sono andato con amici alla ricerca dei "dormienti" [Hygrophorus marzuolus (Fr.: Fr.) Bres.] a Vallombrosa. Una visione impressionante di alberi abbattuti dal recente uragano si è offerta al nostro sguardo. L'ANSA parla di 15.000-20.000 alberi abbattuti nella notte fra il 4 e il 5 marzo compresi abeti ultracentenari sradicati, sollevati e mandati a terra da raffiche di vento che hanno raggiunto i 160 km orari. Danno incalcolabile all'abete bianco da cui si ricavano anche gli alberi di Natale oltre a legname per edilizia, nautica, cartiere, mobilifici e altre industrie. I funghi li abbiamo trovati, ma il cuore ci ha pianto alla vista di un simile disastro.
Siamo nel pieno dei "giorni della merla" - 29, 30 e 31 gennaio - che la tradizione vuole fra i più freddi dell'anno. Varie sono le storie a cui si rifà questa credenza, ognuna con le sue varianti. A me piace raccontare quella che narra di una famigliola di merli che fece il nido sopra un comignolo per proteggere i piccoli dal freddo. Il marito andò in giro in cerca di cibo, ma una tormenta di neve lo tenne lontano per tre giorni. Quando rientrò quasi non riconobbe la moglie e i figlioli tutti neri per il fumo del camino. E quando la mattina del primo febbraio uscirono dal nido per riscaldarsi al tiepido sole che aveva fatto capolino anche il capofamiglia era annerito. Da allora tutti i merli nacquero neri.
In autunno i colori degli Appennini sono prima accennati poi sempre più decisi: verde, giallo, arancione, rosso e marrone; è il foliage. Poi gli alberi si spogliano nella loro nuda essenza, l'aria condensa in nebbie, l'acqua cristallizza in ghiaccio. Le foglie generano un humus che, decomponendosi, formerà sostanze nutrienti per la vita che tornerà a primavera. Immagini per vivere questo magico mondo. Una proposta di turismo slow per conoscere il territorio, la cultura e le persone che lo vivono. Un itinerario di circa sei chilometri che si percorre in circa un'ora e mezza.
Qui si possono vedere le foto del percorso con commenti e indicatori di riferimento. Buona passeggiata! Il parco si trova sotto il piazzale Michelangelo. Realizzato alla fine dell'Ottocento, ospita moltissime specie di rose sparse fra olivi, limoni e sculture di Folon. Comprende anche un giardino giapponese donato a Firenze dalla città gemella Kioto. Offre una splendida vista sulla città, particolarmente suggestiva in questo periodo di massima fioritura. Ecco il video che ho realizzato in questi giorni. Qui altre immagini del giardino.
L'Orto Botanico è nato come Giardino di piante medicinali (i Semplici) nel 1545 ed è fra i tre Orti più antichi al mondo insieme con quelli di Pisa e Padova.
E' nel centro di Firenze vicino a piazza San Marco e merita una visita deviando per un attimo dai soliti itinerari turistici. In questi giorni si può ammirare un singolare evento: la prima fioritura dell'esemplare più antico presente in Italia di Doryanthes palmeri, pianta originaria dell'Australia, portata qui nel 1888 da Vincenzo Ricasoli. E stupisce anche la straordinaria varietà delle piante che l'occhio si incanta a osservare e fermare in queste immagini fotografiche. Quando in autunno le foglie cambiano colore e coi loro cromatismi incendiano l'aria, mi concedo una giornata per fare un giro in Chianti a cogliere le mille sfumature che regalano i vigneti, gli alberi e tutta la campagna ... e ogni anno il "foliage" mi incanta. Una suggestione che mi fa piacere condividere con queste foto.
![]() La parrocchia di San Lorenzo alla Bastia nella Romagna Toscana negli anni '30 dell'Ottocento contava una popolazione di 330 abitanti, ma la costruzione in quel periodo della via Tosco-Romagnola portò allo sviluppo del paese di Bocconi che nel tempo acquistò sempre più importanza. A seguito anche della frana del 1868 che aveva inghiottito la chiesa, la canonica, il cimitero e il podere di Carpine, nel 1874 il consiglio comunale deliberò di riunire le parrocchie di Bastia e Carpine al "Castello di Bocconi". Le case furono abbandonate negli anni Cinquanta del secolo scorso e ormai sono ridotte a ruderi invasi dalle sterpaglie; solo la chiesetta è stata ristrutturata. Il villaggio di Bastia si trova circa un chilometro sopra Bocconi ed è sovrastato da un poggio con una grande croce da cui si gode uno splendido panorama sulla valle dell'Acquacheta. Qui vi propongo una piacevolissima passeggiata per raggiungerlo.
Il Giardino dell'Iris di Firenze è gestito dall'omonima società che organizza l'annuale concorso internazionale di questo splendido fiore. Si trova proprio sotto il piazzale Michelangelo ed è possibile visitarlo dal 25 aprile al 20 maggio per ammirare la fioritura delle innumerevoli varietà di iris provenienti da tutto il mondo. Ogni volta non manco di ripercorrere i soliti vialetti per una piacevole e corroborante passeggiata con la scusa di fare qualche scatto fotografico di cui mi piace proporre una selezione.
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AuthorPiero Farolfi Archives
Novembre 2019
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